GA4 e GDPR: la soluzione proxy

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Il problema di Google Analytics 4 (GA4) in relazione al Regolamento Generale sulla Protezione dei Dati (GDPR) in Italia riguarda la raccolta e l’utilizzo dei dati dei visitatori del sito web. GA4 raccoglie dati sull’attività degli utenti sui siti web per fornire informazioni utili ai proprietari del sito per migliorare l’esperienza degli utenti e ottimizzare la pubblicità. Tuttavia, ciò potrebbe violare il GDPR se non vengono rispettate le norme sulla protezione dei dati.

Per conformarsi al GDPR, le soluzioni applicabili includono:

  1. Richiedere il consenso esplicito degli utenti per la raccolta e l’utilizzo dei loro dati tramite un modulo di consenso.
  2. Fornire un’informativa sulla privacy che spiega chiaramente come vengono utilizzati i dati raccolti e come gli utenti possono gestire le loro preferenze sulla privacy.
  3. Impostare il tracciamento solo per i dati strettamente necessari per le finalità del sito e assicurarsi che siano anonimizzati o pseudonimizzati.
  4. Utilizzare strumenti di monitoraggio della conformità per verificare che il sito soddisfi le norme del GDPR.
  5. Nominare un responsabile della protezione dei dati (DPO), se necessario.

GA4 tramite proxy

Un proxy è un server intermediario che funge da intermediario tra un client e un server remoto. In relazione a Google Analytics 4 (GA4), un proxy può essere utilizzato per trasmettere i dati raccolti da GA4 a un server intermediario, dove possono essere anonimizzati o pseudonimizzati prima di essere inviati al server di GA4. Ciò significa che i dati degli utenti non vengono memorizzati in modo identificabile da GA4.

Il funzionamento di GA4 con un proxy è il seguente:

  1. Il codice di tracciamento di GA4 viene inserito nel sito web, come al solito.
  2. Quando un utente visita il sito, i dati di tracciamento vengono raccolti e inviati al server intermediario (proxy).
  3. Il proxy anonimizza o pseudonimizza i dati prima di inviarli al server di GA4.
  4. GA4 riceve i dati anonimizzati o pseudonimizzati e li utilizza per generare statistiche e report sulle attività degli utenti sul sito.
  5. L’utilizzo di un proxy consente di ridurre il rischio di violazione del GDPR poiché i dati degli utenti non vengono memorizzati in modo identificabile da GA4.

Si precisa che l’utilizzo di un proxy non garantisce la conformità al GDPR. È importante che siano rispettate le altre norme del GDPR, come la richiesta del consenso esplicito degli utenti per la raccolta e l’utilizzo dei loro dati, la fornitura di un’informativa sulla privacy chiara e trasparente e la limitazione dei dati raccolti solo a quelli strettamente necessari per le finalità del sito.

Un proxy può essere utilizzato come una delle soluzioni per utilizzare Google Analytics 4 (GA4) in conformità con il Regolamento Generale sulla Protezione dei Dati (GDPR) in Italia ed è la soluzione che suggeriamo ai nostri clienti.

Tuttavia, un proxy da solo non garantisce la conformità al GDPR. È importante che siano rispettate le altre norme del GDPR, come la richiesta del consenso esplicito degli utenti per la raccolta e l’utilizzo dei loro dati, la fornitura di un’informativa sulla privacy chiara e trasparente e la limitazione dei dati raccolti solo a quelli strettamente necessari per le finalità del sito.

Si consiglia di consultare un esperto di protezione dei dati per verificare che il proprio sito web soddisfi le norme del GDPR e per implementare le soluzioni appropriate per la conformità, incluso l’utilizzo di un proxy.