Erin Meyer e “La Mappa delle Culture”: comunicare al meglio con team e clienti internazionali

Condividi su:

Facebook
Twitter
LinkedIn
WhatsApp

Come le persone pensano, lavorano e comunicano nei vari paesi del mondo: i team internazionali secondo Erin Meyer. Stai cercando il libro? Compralo qua, se no continua a leggere per insight!

La globalizzazione e il lavoro virtuale hanno eliminato le distanze, permettendo a persone provenienti da ogni parte del globo di lavorare insieme, seppur a migliaia di km di distanza. In questo modo, diventa sempre più necessario comprendere gli aspetti culturali e comportamentali di colleghi, datori di lavoro e clienti, per evitare di incappare in spiacevoli incidenti di percorso e per saper codificare il loro linguaggio.

Facendo parte di una rete globale, dobbiamo essere in grado di muoverci in una complessa struttura gerarchica: i giapponesi, per esempio, tengono molto a differenziare i ruoli, mentre gli americani tendono invece a inserire un complimento all’interno di ogni nota negativa. Potremmo continuare questa lista all’infinito, ma il punto è uno solo: fare parte di un team internazionale richiede studio e conoscenza.

Erin Meyer, la storia

In nostro aiuto arriva un saggio scritto dalla studiosa americana e docente di management interculturale Erin Meyer. Il suo libro “The Culture Map”, “La Mappa delle Culture” in italiano, è una sorta di guida attraverso la comprensione delle differenze culturali, basata su otto scale di comportamento.

Come professoressa della business school “Insead”, Erin Meyer si è maggiormente concentrata su come i manager di successo siano in grado di affrontare le complessità delle differenze culturali in un ambiente internazionale. La studiosa ha vissuto e lavorato in Africa, Europa e USA, insegnando a migliaia di dirigenti a decodificare le complessità interculturali che influiscono sul loro successo.

Di recente, Erin Meyer ha condotto uno studio con Reed Hastings, co-fondatore e CEO di Netflix, per indagare sui principi base necessari per costruire una cultura aziendale creativa e flessibile. I risultati sono poi confluiti nel libro “No Rules Rules”, pubblicato dalla Penguin Press nel 2020. Nel 2019, per la seconda volta, Erin è stata inserita nell’elenco di “Thinkers50”, come una delle scrittrici più influenti del mondo. Il suo libro di maggior successo è “The Culture Map”, uscito per la prima volta nel 2014 ed edito anche in italiano, con il titolo “La Mappa delle Culture”.

The Culture Map, il saggio a cura di Erin Meyer

Dopo dieci anni di intense ricerche, Erin Meyer ha scritto un libro di grande valore, “The Culture Map”, costruendo un modello di lettura e di comprensione delle differenze culturali e comportamentali dei diversi paesi del mondo. Una sorta di guida, dunque, basata su otto scale di comportamento: comunicare, valutare, persuadere, guidare, decidere, fidarsi, dissentire e programmare. Ogni passaggio identifica un’area-chiave in cui è necessario posizionare una cultura piuttosto che un’altra, per comprenderne gli atteggiamenti, prevenirli e, nella maggior parte dei casi, evitare i conflitti. Grazie a questo libro è dunque possibile aiutare il proprio team a sviluppare una flessibilità culturale, insegnando loro a evitare di giudicare e a guardare le cose da un altro punto di vista.

All’interno di “The Culture Map” sono presenti moltissimi esempi, utili per capire nel concreto come utilizzare la mappa e per persuadersi di come la comprensione di ogni variante sia lo snodo focale per risolvere i problemi più complessi di un team.

Le otto scale di comportamento

In questo paragrafo scopriremo le 8 scale di comportamento stilate da Erin Meyer e alcuni esempi pratici da lei indicati.

  • 1. Comunicare

    Cosa intendiamo dire quando diciamo che un soggetto è un “buon comunicatore”? La risposta varia a seconda della cultura di appartenenza. Nelle culture di basso contesto una buona comunicazione dev’essere precisa, semplice, esplicita e chiara. Al contrario, nelle culture più elevate essa deve risultare sofisticata e stratificata, mentre il messaggio che si vuole dare non è esplicito, ma nascosto tra le righe.

"The Culture Map" - Erin Meyer - Communicating
“The Culture Map”
  • 2. Valutare

    In tutte le culture la critica è sempre intesa come costruttiva, ma il significato di questa parola cambia a seconda della cultura di appartenenza. I francesi, per esempio, tendono a essere comunicatori più impliciti, mentre gli americani sono sempre diretti.

"The Culture Map" - Erin Meyer - Evaluating
“The Culture Map”
  • 3. Persuadere

    Il modo di persuasione utilizzato è sempre strettamente correlato agli aspetti religiosi, filosofici ed educativi della cultura di appartenenza. Per esempio, un dirigente occidentale utilizza un pensiero specifico, mentre un manager asiatico tende a utilizzare un approccio più olistico.

"The Culture Map" - Erin Meyer - Persuading
“The Culture Map”
  • 4. Guidare

    Questa scala rappresenta il grado di rispetto e deferenza dimostrati ai propri capi e alle autorità, basandosi sul concetto di “distanza dal potere”.

 
"The Culture Map" - Erin Meyer - Leading
“The Culture Map” 
  • 5. Decidere

    Spesso si tende a credere che le culture egualitarie siano anche le più democratiche, mentre quelle gerarchiche limitino il potere decisionale alla figura del capo. In realtà, non è sempre così: i tedeschi sono più gerarchici degli americani, ma spesso scelgono di confrontarsi con il gruppo, prima di prendere delle decisioni importanti.

"The Culture Map" - Erin Meyer - Deciding
“The Culture Map”
  • 6. Fidarsi

    La fiducia cognitiva si differenzia da quella affettiva. Nelle culture che si basano sull’assegnazione di compiti, la fiducia si costruisce a livello cognitivo attraverso il lavoro. Se lavoriamo bene, ecco che dimostriamo la nostra affidabilità e acquisiamo il rispetto dell’altro, instaurando un rapporto di fiducia reciproca. Al contrario, in una società basata sulle relazioni, la fiducia si creerà attraverso una forte connessione affettiva, trascorrendo del tempo insieme e conoscendosi intimamente.

"The Culture Map" - Erin Meyer - Trusting
“The Culture Map”
  • 7. Dissentire

    Tutti pensano che essere in disaccordo, a volte, possa fare bene. La letteratura americana conferma questo punto di vista, sebbene altre culture abbiano idee molto diverse circa il potere positivo del dissenso in un team.

"The Culture Map" - Erin Meyer - Disagreeing
“The Culture Map”
  • 8. Programmare

    Tutti i lavori richiedono una programmazione e degli orari, ma mentre in alcune culture queste indicazioni vengono seguite alla lettera, in altre sono invece considerate dei meri suggerimenti. Questa scala valuta dunque il valore che viene assegnato all’operare in modo strutturato, rispetto alla flessibilità e alla reattività.

"The Culture Map" - Erin Meyer - Scheduling
“The Culture Map”

 

Come gestire i contesti internazionali utilizzando la Mappa delle Culture

Il saggio di Erin Meyer può essere molto utile per aiutare le medie aziende a gestire clienti d’oltreoceano e a creare rapporti sani e duraturi. Ecco le quattro semplici regole per utilizzare la Mappa delle Culture con efficacia:

1: Non sottovalutare mai la sfida che si ha di fronte, la gestione deriva sempre dalle abitudini sviluppate nel corso della vita e sono spesso difficili da modificare;

2: Applicare una prospettiva multipla, se si è alla guida di un team formato da membri provenienti da culture diverse, non sarà sufficiente capire come la propria cultura percepisce le altre, ma anche come le altre culture si percepiscono tra di loro;

3: Trovare il lato positivo negli approcci degli altri, senza pensare di utilizzare il metodo migliore. Solo mettendosi nei panni dell’altro, infatti, si potranno fare le giuste considerazioni, arricchendo il proprio bagaglio di esperienze e una nuova visione del lavoro;

4: Rivedere la propria posizione: sempre più team di lavoro sono composti da membri che provengono da tutto il mondo. Come leader, si deve essere sempre in grado di adattare il proprio metodo di lavoro a quello degli altri, uscendo dalla comfort zone per muoversi in maniera più fluida attraverso tutte le 8 scale di comportamento.

Se saprete mettere in pratica tutti questi consigli, esercitandovi a motivare il vostro gruppo e a prendere ispirazione da ogni suo membro, allora saprete anche spingerli verso un unico obiettivo comune: il vostro successo.

Dai uno sguardo al nostro articolo sul Numero di Dunbar o il Golden Circle di Sinek per approfondire teorie strategiche volte al successo della tua azienda. E per saperne di più, contattaci ora!