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L’effetto cheerleader: come i gruppi influenzano la percezione e aumentano l’attrattiva

5 Min
bias cognitivi
Davide Berardino

L’effetto cheerleader è un fenomeno psicologico che fa sì che le persone appaiono più attraenti quando viste in gruppo piuttosto che da sole. Nell’articolo esploriamo come funziona e come viene utilizzato strategicamente.

L'effetto cheerleader è un fenomeno psicologico che descrive come le persone tendono a sembrare più attraenti quando fanno parte di un gruppo, rispetto a quando sono viste individualmente. Questo effetto, noto anche come "group attractiveness effect", fu identificato per la prima volta attraverso uno studio condotto nel 2013 da Drew Walker e Edward Vul dell'Università della California. I ricercatori scoprirono che le persone giudicano i volti di un gruppo come più attraenti rispetto ai singoli volti, poiché la mente tende a mediare le caratteristiche fisiche individuali, migliorando così la percezione complessiva.

L'origine del termine deriva dalla percezione comune che le cheerleader, spesso viste in gruppo, appaiono più attraenti collettivamente. Questo fenomeno è il risultato di un processo cognitivo che porta il cervello a fare una "media visiva" dei volti nel gruppo, minimizzando i difetti individuali e creando un'impressione generale più favorevole.

Come funziona l'effetto cheerleader

L'effetto cheerleader è in gran parte guidato dalla tendenza umana a fare valutazioni basate su contesti di gruppo. Quando il nostro cervello elabora volti multipli simultaneamente, tende a "uniformare" le caratteristiche fisiche, riducendo la visibilità di eventuali caratteristiche meno desiderabili. Questo processo visivo porta le persone a percepire un gruppo come più attraente rispetto ai singoli membri presi separatamente.

Ci sono diverse teorie su come funziona questo effetto:

  1. Media visiva: Il cervello media le caratteristiche dei volti nel gruppo, attenuando i tratti individualmente meno attraenti e accentuando quelli più gradevoli.
  2. Confronto sociale: Quando le persone sono viste in gruppo, vengono inconsciamente confrontate con gli altri membri del gruppo, migliorando la percezione generale se confrontate con persone percepite come meno attraenti.
  3. Familiarità e contesto: Le persone che fanno parte di un gruppo coeso o ben coordinato tendono a essere percepite come più sicure di sé, creando una percezione più positiva e attraente.

Uso dell'effetto cheerleader in pubblicità, marketing e vendite

Il potere dell'effetto cheerleader non si limita solo all'attrattività fisica, ma può essere sfruttato in diversi ambiti, tra cui strategie pubblicitarie, campagne di marketing e dinamiche di vendita. Questo effetto viene utilizzato per influenzare la percezione dei prodotti, dei brand e dei servizi, migliorando l'immagine complessiva di ciò che viene presentato. Ecco come viene sfruttato l'effetto cheerleader:

1. Presentazione di prodotti in gruppo

Una delle applicazioni più evidenti dell'effetto cheerleader è la presentazione di prodotti o servizi come parte di un gruppo, piuttosto che come singole unità. Ad esempio, le aziende di moda spesso mostrano abiti indossati da gruppi di persone nelle pubblicità, creando un contesto in cui gli articoli appaiono più desiderabili. Lo stesso principio vale per la tecnologia: vedere una serie di dispositivi insieme (come una gamma di smartphone) può far sembrare l'intera collezione più attraente e coerente, migliorando la percezione del singolo prodotto.

2. Associazioni di brand e collaborazioni

L'effetto cheerleader può anche essere sfruttato nelle partnership tra marchi. Quando un brand meno conosciuto si associa a uno più affermato, la percezione del primo migliora grazie all'effetto di "attrattività collettiva". Ad esempio, i marchi di lusso spesso collaborano con celebrità o altri brand di alta gamma, migliorando così la percezione dei loro prodotti. Questa associazione tende a influenzare la percezione positiva dei consumatori, che vedono il prodotto meno noto come parte di una collezione più prestigiosa.

3. Utilizzo di testimonial in gruppo

Le campagne pubblicitarie spesso presentano gruppi di testimonial, piuttosto che individui singoli. Questo sfrutta l'effetto cheerleader, poiché i consumatori tendono a trovare più affidabili e attraenti i prodotti associati a gruppi di persone che appaiono coesi e soddisfatti. Ad esempio, nelle pubblicità di prodotti per la cura della pelle o per il fitness, mostrare un gruppo di persone che utilizzano il prodotto fa apparire la soluzione più efficace e desiderabile, rispetto a un singolo testimonial.

4. Esperienze di gruppo per migliorare la percezione di un marchio

Le esperienze di gruppo, come gli eventi o le campagne sui social media che coinvolgono una comunità, possono sfruttare l'effetto cheerleader per migliorare la percezione del marchio. Un esempio pratico è l'organizzazione di eventi di lancio per nuovi prodotti, in cui i partecipanti condividono l'entusiasmo del gruppo. Le esperienze collettive tendono a essere percepite in modo più positivo, rafforzando il legame emotivo con il brand.

5. Packaging e design di gruppo

L'effetto cheerleader può essere utilizzato anche nel design del packaging. Quando i prodotti vengono presentati come parte di una linea completa, con un packaging coordinato, l'attrattività complessiva aumenta. Questo vale soprattutto per cosmetici, bevande o prodotti tecnologici, dove la presentazione visiva gioca un ruolo cruciale. Un set di cosmetici o una linea di prodotti per il benessere confezionati insieme sembrano più attraenti di un singolo prodotto isolato, incoraggiando l'acquisto.

Esempi di utilizzo dell'effetto cheerleader

  • Apple: Apple utilizza spesso l'effetto cheerleader nei suoi spot pubblicitari, mostrando gruppi di dispositivi (come iPhone, iPad e Mac) insieme, creando una percezione di coerenza e desiderabilità collettiva. Anche le foto pubblicitarie di persone che usano dispositivi Apple in gruppo migliorano la percezione dell'attrattività del prodotto.
  • Gruppi di influencer: Molte aziende collaborano con più influencer contemporaneamente per promuovere un prodotto. Quando gli influencer lavorano insieme, il prodotto viene percepito come più rilevante e desiderabile rispetto a una promozione individuale.

Conclusione

L'effetto cheerleader dimostra quanto il contesto sociale possa influenzare la percezione delle persone e dei prodotti. Attraverso la presentazione di articoli, brand o persone in gruppo, la percezione generale dell'attrattività aumenta. Comprendere e sfruttare questo fenomeno può fare la differenza nel modo in cui i consumatori percepiscono un prodotto o un marchio. Che si tratti di collaborazioni tra brand, esperienze di gruppo o presentazioni di prodotti, l'effetto cheerleader è un potente strumento per migliorare l'immagine complessiva e stimolare l'interesse.


Fonti

  1. Wikipedia - Cheerleader Effect
    https://en.wikipedia.org/wiki/Cheerleader_effect
  2. Psychology Today - The Cheerleader Effect
    https://www.psychologytoday.com/intl/blog/psychology-and-marketing/202110/using-the-cheerleader-effect-shine-social-media
  3. Business Insider - The Science Behind the Cheerleader Effect
    https://www.businessinsider.com/people-look-more-attractive-in-groups-2015-3
  4. Open Scientific Publishers - Cheerleader Effect
    https://www.ospublishers.com/Cheerleader-Effect-Psychology-and-Neuroscience.html

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