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Il potere nascosto del bias della negatività: perché ci focalizziamo di più sulle esperienze negative?

5 Min
bias cognitivi
Davide Berardino

Il bias della negatività è un fenomeno psicologico che spinge le persone a concentrarsi maggiormente sulle esperienze negative piuttosto che su quelle positive. Nell’articolo esploreremo come questa tendenza innata influisce sulle scelte e come viene sfruttata in vari ambiti.

Il bias della negatività è un fenomeno psicologico che descrive la tendenza delle persone a prestare maggiore attenzione e a dare più peso alle esperienze, informazioni e feedback negativi rispetto a quelli positivi. Questo bias si manifesta in molti aspetti della vita quotidiana: le persone ricordano di più eventi spiacevoli, reagiscono con maggiore intensità alle critiche e sono più influenzate da notizie negative rispetto a quelle positive. L'essenza del bias della negatività è che le emozioni negative tendono a essere più durature e profonde rispetto alle emozioni positive.

Dal punto di vista evolutivo, il bias della negatività ha avuto uno scopo importante. I nostri antenati dovevano prestare attenzione ai pericoli e alle minacce per sopravvivere. Anche se oggi i rischi sono meno immediati rispetto al passato, questa predisposizione a concentrarsi sul negativo continua a influenzare le nostre percezioni e decisioni.

Come funziona il bias della negatività

Il bias della negatività funziona attraverso una serie di processi cognitivi che ci portano a:

  1. Prestare più attenzione alle esperienze negative: tendiamo a notare di più le situazioni di pericolo o di conflitto.
  2. Ricordare meglio gli eventi negativi rispetto a quelli positivi: uno studio di Baumeister et al. ha mostrato che eventi negativi hanno un impatto più duraturo e sono più facilmente recuperabili dalla memoria.
  3. Reagire con maggiore intensità a stimoli negativi: gli esseri umani sono più motivati ad evitare le perdite o i danni piuttosto che a perseguire guadagni.

Questo fenomeno è talmente radicato che anche nel processo decisionale, le persone spesso tendono a scegliere l'opzione che minimizza il rischio di danni piuttosto che massimizzare i potenziali benefici.

Uso del bias della negatività in pubblicità, marketing e vendite

Il bias della negatività viene ampiamente sfruttato per influenzare il comportamento dei consumatori e la loro percezione dei prodotti, servizi e brand. Comprendere come funziona questo bias consente alle aziende di sfruttarlo strategicamente in diversi modi. Ecco alcuni esempi di come il bias della negatività viene utilizzato:

1. Campagne basate sulla paura

Le campagne che mettono in evidenza rischi o potenziali perdite fanno leva sul bias della negatività. Ad esempio, molte campagne assicurative si concentrano sui danni che potrebbero verificarsi in assenza di una copertura adeguata. Lo stesso avviene nelle pubblicità dei sistemi di sicurezza per la casa, dove il messaggio è costruito intorno alla paura di furti o incidenti. Le persone, spaventate dai potenziali pericoli, sono più inclini a prendere provvedimenti, come acquistare il prodotto o il servizio offerto.

2. Feedback negativo per migliorare le vendite

Le recensioni negative o il feedback negativo possono, paradossalmente, aumentare la credibilità di un prodotto. Quando i consumatori vedono recensioni negative equilibrate da quelle positive, tendono a percepire il feedback come più autentico e non manipolato. Questo rinforza la fiducia nel brand, poiché i consumatori pensano che la trasparenza sia più importante della perfezione. Gli studi dimostrano che un piccolo numero di recensioni negative in mezzo a molte recensioni positive può aumentare le vendite perché viene percepito come più realistico.

3. Posizionamento competitivo

Il bias della negatività viene anche utilizzato nelle campagne che mettono a confronto prodotti o servizi, evidenziando i difetti della concorrenza. Ad esempio, le aziende tecnologiche spesso mostrano le carenze dei dispositivi dei competitor, facendo leva sul timore del consumatore di scegliere un prodotto meno performante. Quando i punti negativi vengono messi in risalto, il consumatore è più incline a evitare quei difetti scegliendo l'opzione presentata come migliore.

4. Promozione di prodotti di sicurezza o prevenzione

I prodotti che riguardano la salute, la sicurezza o la protezione personale fanno largo uso del bias della negatività. Le pubblicità di prodotti per la salute, come farmaci o integratori, spesso utilizzano il rischio di malattia per motivare le persone a prevenire eventuali problemi di salute. I prodotti antifurto o di protezione digitale sfruttano la paura del furto di dati per spingere i consumatori ad acquistare sistemi di sicurezza.

5. Evidenziare le perdite potenziali

In ambito finanziario, le aziende utilizzano il bias della negatività per spingere i clienti a prendere decisioni d'acquisto rapide, facendo leva sulla paura di perdere un'opportunità. Ad esempio, le offerte a tempo limitato mettono in risalto la perdita di un affare se non si agisce in fretta, stimolando l'urgenza di acquistare.

Esempi pratici

  • Cure mediche: Le campagne pubblicitarie che promuovono vaccini o farmaci spesso fanno leva sulla paura delle malattie per convincere le persone a proteggersi. Questo tipo di comunicazione si basa sul bias della negatività, facendo percepire il rischio come più vicino e reale.
  • Assicurazioni: Le assicurazioni auto o vita spesso mettono in evidenza i potenziali danni finanziari in caso di incidenti o imprevisti, sfruttando il bias negativo per indurre il consumatore a proteggersi.

Conclusione

Il bias della negatività è uno strumento potente che influenza il comportamento umano, spingendoci a reagire più fortemente alle informazioni negative che a quelle positive. Sfruttato in modo etico, può aiutare le aziende a sensibilizzare i consumatori sui rischi reali e a proporre soluzioni. Tuttavia, un eccesso di messaggi negativi può creare ansia e sfiducia, perciò è importante trovare un equilibrio nel suo utilizzo. Comprendere come questo bias funziona permette alle aziende di creare strategie di comunicazione più efficaci e coinvolgenti.


Fonti

  1. Wikipedia - Negativity Bias
    https://en.wikipedia.org/wiki/Negativity_bias
  2. Psychology Today - Why Our Negative Thoughts Are So Powerful
    https://www.psychologytoday.com/intl/blog/a-deeper-wellness/202309/why-our-negative-thoughts-are-so-powerful
  3. Harvard Business Review - Why Bad Is Stronger Than Good
    https://hbr.org/2010/09/bad-is-stronger-than-good-evid
  4. Verywell Mind - What Is the Negativity Bias?
    https://www.verywellmind.com/negativity-bias-4589618

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